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PROGETTI DI COOPERAZIONE ![]() |
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Costruzione di
un Foyer per il reinserimento delle ragazze di strada con annesso depuratore
e attività di formazione a Kuomassi
(Costa d'Avorio) |
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Tra le finalità dell'associazione Vides Agape è prioritario l'impegno di solidarietà nei confronti dei Paesi in Via di Sviluppo, portato avanti da anni attraverso iniziative di sensibilizzazione e raccolta fondi. Le sinergie create con l'amministrazione locale e le altre associazioni presenti sul territorio, hanno permesso la realizzazione di eventi molto partecipati, grazie ai quali sono stati raccolti fondi per diverse missioni Salesiane e non. | ||||||||||||||
Viale don Bosco, 40 14049 Nizza Monferrato (AT) Tel. e Fax 0141.726557 - e-mail info@vides-agape.it |
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La collaborazione con il Village Marie Dominique, un'opera gestita dall'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice ad Abidjan (Costa d'Avorio) è attiva da tempo, anche perchè l'attuale responsabile del centro, Sr. Rosanna Gatto Monticane, è stata la fondatrice dell'associazione Vides Agape. Nel corso degli anni sono state organizzate numerose iniziative di sensibilizzazione e raccolta fondi, sia a Nizza Monferrato che nei paesi limitrofi, e alcuni volontari hanno fatto l'esperienza di servizio presso la missione, che da anni opera nel quartiere delle bidonvilles di Koumassi- Ramblais, per il sostegno delle fasce più deboli della popolazione, quali donne e minori, in particolare per le "bambine di strada". | ![]() |
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CONTESTO SOCIO-ECONOMICO Abidjan,
come la maggior parte delle capitali africane, ci mostra tutti i paradossi
tipici di quel continente. Ad un centro lussuoso e ad una costa turistica,
si contrappongono i quartieri periferici, dove la popolazione è
ammassata nelle baracche di fortuna, prive di ogni tipo di servizio |
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Koumassi
è il comune delle bidonvilles, la maggior parte degli abitanti vive
in baracche di fortuna, prive luce elettrica ed acqua corrente. La crisi economica è molto grave, così come la situazione sanitaria ed alimentare. La maggior parte della popolazione ha meno di 20 anni. Molte sono le ragazze orfane o che si allontano dalla famiglia in cerca di cibo, lavoro. Molte di esse finiscono nel giro della prostituzione o sono sfruttate. Tante le ragazze madri. La recente guerra civile ha peggiorato ulteriormente le condizioni di vita del paese e del quartiere. |
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Le
Suore Salesiane dal 1993 si occupano in modo preferenziale dei bambini e
dei giovani del quartiere. Particolare attenzione è posta alla promozione
e all'assistenza delle ragazze. Concretamente sono attivi: un centro di
promozione femminile e d'alfabetizzazione, un centro giovanile con diverse
attività socioculturali e sportive, una sala polivalente, una casa
d'accoglienza per le ragazze in difficoltà. |
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PROGETTO |
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"Foyer"
significa "casa - rifugio", ma anche "focolare", per
questo abbiamo scelto di chiamare così anche la nuova casa che
accoglierà le ragazze di strada pronte ad affrontare un percorso
di reinserimento nel tessuto sociale del quartiere. Il "focolare"
inteso come luogo familiare, protettivo, un luogo da cui muovere i primi
passi verso l'indipendenza, avendo alle spalle la sicurezza di una casa.
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Partendo
dalla lettura della situazione igienico- sanitaria del quartiere, si ritiene
assolutamente prioritario un intervento per favorire l'accesso all'acqua
potabile. E' prevista, quindi, l'installazione di un impianto idoneo alla
depurazione dell'acqua per il foyer e per la distribuzione alla popolazione.
Attigua alla casa verrà costruita, infatti, una fontana a cui potranno
accedere tutti gli abitanti del quartiere. Altri fattori ritenuti fondamentale per lo sviluppo e la sicurezza alimentare sono: la formazione e la sensibilizzazione in loco. Verranno, quindi, implementate le attività di formazione della missione, e quelle relative all'educazione alimentare e sanitaria. |
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Si
intende a questo proposito organizzare un missione ad Abidjan di un esperto
italiano al fine di svolgere una mappatura del mercato del lavoro locale.
In base ai dati raccolti verranno riorganizzati i corsi di formazione
e aggiornati gli insegnanti e gli educatori. |
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TOTALE COSTI: € 55.194 | ||||||||||||||
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FORMAZIONE
PROFESSIONALE NEL SETTORE TURISTICO-ALBERGHIERO COTONOU (Benin) |
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Cotonou,
capitale economica del Benin, ha circa 800.000 abitanti la cui età
media si aggira attorno ai 20 anni. Molti i problemi legati alla bassa scolarizzazione,
la maggior parte della gente non raggiunge un livello di sussistenza minimo,
diverse le malattie, costose le cure necessarie, difficile trovare lavoro. I livelli d'impiego bassi e la disoccupazione della popolazione attiva determinano i redditi e l'accesso più o meno esteso alla possibilità del consumo dei beni. Questi livelli costituiscono il riflesso del grado della appartenenza o della esclusione sociale degli individui. La statistica ELAM indica un crescente livello dell' indice di subimpiego Il 20% nel 1993, nel 1996, il 25,4%, cioè un aumento del 5%. Queste cifre traducono lo stato povero dell'impiego. |
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L'imprenditoria
è limitata, c'è difficoltà nell'accesso al credito
ed alla informazione di fonti d'impiego, inoltre la formazione dei giovani
impresari è inadeguata. La situazione è ancora più
difficile per le donne a causa del livello generalmente basso d'educazione
e di qualificazione. Per quanto riguarda i diritti all'educazione e alla formazione per tutti, l'indice d'educazione, di formazione e l'indice di scolarizzazione delle ragazze è basso. Nell'insegnamento superiore le ragazze rappresenta il 30% degli scritti al primo ciclo ed il 20% al secondo ciclo. L'80% del tempo le ragazze lo occupano a fare i lavori domestici, a differenza dei ragazzi, sono utilizzate come aiutanti nelle piccole imprese dei loro parenti o mandate in altre famiglie per permettere la sopravvivenza delle proprie famiglie. Questo orientamento precoce delle ragazze ai settori di produzione e con fini economici nuoce gravemente alla scolarizzazione. Inoltre i valori tradizionali che dominano nella società soprattutto in campo morale, sottomettono la donna non solo alla maternità precoce, ma anche a molte gravidanze non desiderate che hanno conseguenze gravi sulla salute e le condizione di vita. La fecondità elevata, la non equità del lavoro e l'aspetto socioculturale rendono la partecipazione della donna alla vita sociale ed economica poco equa rispetto a quella degli uomini. |
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OBIETTIVI DEL PROGETTO |
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Trasformare
la donna in particolare e i giovani in persone autonome e soggetti attivi
dello sviluppo economico e sociale del paese. Fornire loro una formazione
adeguata e qualificata, rispondente alle necessità effettive. Ampliare la struttura della scuola professionale già operante, fornendola di strumentazione adeguata. Permettere l'avvio di nuovi corsi professionali nell'ambito del settore turistico-alberghiero. Sviluppare le risorse delle persone e dar loro i mezzi per essere autonomi. Stimolare la creazione di mestieri,sviluppare lo spirito d'imprenditoria e d'impresa, di creatività e d'organizzazione. Formare i giovani alla gestione contabile con il fine d'acquisire una migliore preparazione ed entrare più facilmente nel mercato lavorativo. Offrire un materiale che favorisca la qualità della formazione e l'impulso alla produzione. Tot. Euro 36.000,00 |
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Copyrigth
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